Phantom 820, analisi dell’interno, pt.II
Gestione PSU e dissipazione accessoria
Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte inferiore e posteriore dello chassis. Sono presenti sei distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potete installare anche i modelli più lunghi in commercio, ovviamente però in assenza di un radiatore anteriore. In questo caso, qualora fosse presente un modello da 280mm, come potete osservare nelle fotografie può esserci qualche problema nel cablaggio; a tal proposito si consiglia l’utilizzo di alimentatori sullo stile dell’FSP Aurum Pro 1kW, dotati di connettori SLIM verticali, molto pratici e soprattutto compatibili con questo modello.
Non c’è la predisposizione per un sistema a doppio alimentatore ridondante. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori tool-less, anche se consigliamo l’utilizzo del cacciavite. Il cablaggio è semplicemente eccelso. E’ un elemento molto importante nella valutazione di un case quindi non possiamo che rimanere assolutamente colpiti dalla tipologia e dalla facilità con cui si gestisce la caotica matassa di connettori e cavi di alimentazione. Un plauso a NZXT per questo ottimo design, similmente a quanto presente nel Phantom 630.
Nel mentre, troviamo una utilità ad un Samsung Note II LTE..
Integrazione di sistemi a liquido
Ora parliamo della compatibilità con i sistemi a liquido, partendo dai radiatori. La seguente tabella vi mostra le tolleranze massime e le predisposizioni spaziali:
Oltre ad essere presenti quattro fori per impianti a liquido dedicati nella parte posteriore, il cabinet presenta un’ottima predisposizione per questa tipologia di sistemi; nella parte frontale a causa del bay superiore degli hard disk non removibile, non è possibile installare radiatori, però è invece possibile installare modelli da 280 e 360mm nella parte superiore, cosa che nel primo caso non era consigliabile nel Phantom 630 (come si evince dalle fotografie il modello da 280mm arriva a contatto con la scheda madre, anche se dipende dai modelli quindi non è un discorso generale. Prendete le dovute misure) ! Un deciso punto a favore, quindi. Vi mostriamo alcune fotografie, partendo dalla soluzione Phobya 280mm:
Parte superiore:
Nel Phantom 820 c’è senza dubbio spazio a sufficienza per installare un verso arsenale. C’è sempre comunque chi non si accontenta e avrebbe magari desiderato installare un radiatore da 420 sul tetto e da 360 nella base. A scanso di equivoci, un utente si è costruito una “Limousine” con 2 Phantom
Sistema di illuminazione HUE
NZXT ha dotato questo modello di uno dei più complessi ed interessanti sistemi di illuminazione interni per cabinet; il sistema è regolato frontalmente e permette l’illuminazione controllata via LED RGB. Più che descrivere, ve lo facciamo visionare direttamente. Un consiglio, attenzione alle mascelle perché potrebbero cadere a terra. Esagerazioni a parte (tanto sterili quanto doverose), l’integrazione di un sistema del genere è eccelsa, sia in termini strutturali, sia tecnici ed anche estetici. Un particolare su tutti, i LED superiori:
E’ inutile far presente che sono presenti anche dei LED di installazione posteriori, per l’inserimento dei cavi I/O USB, che sono generalmente posti dietro mobili e quindi in antri oscuri. E’ una caratteristica della serie Phantom, il che denota la solita ricerca di NZXT per soluzioni uniche e moderne. Nel video seguente potete visionare i colori e le impostazioni possibili dal pannello frontale:
http://www.youtube.com/watch?v=9hArucqkOTI