Analisi sul campo
Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi andiamo a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.
C’è poco da fare. L’area di lavoro elevata, 2560x1440 pixel si fa apprezzare facilmente in ambito desktop. Avere tre o quattro finestre operative aperte contemporaneamente sul display non risulta scomodo e qui il software Screen+ allegato nel CD avrebbe aiutato per la gestione ottimale, se solo riuscisse a riconoscere ogni finestra come ci è capitato con il Dell U2713HM e il tool proprietario Display Manager. La più che buona fedeltà cromatica raggiunta dopo la calibrazione, e precisiamo che non è da meno quella out-of-box, con la copertura totale dello spazio colore sRGB, permette al monitor di poter lavorare tranquillamente in ambienti professionali come foto-editing e video-editing. Il circa 33% di altezza in più rispetto ai modelli 1080p risulta più comodo anche nel web browsing, dove due pagine internet, che sono perlopiù sviluppate in altezza, possono essere comodamente affiancate godendo di una superficie di 1280x1440 pixel per ciascuna finestra.
Sul lato videoludico non si manifestano problemi di sorta. Con i film non nascondiamo che reputiamo più idonei i pannelli a matrice AMVA, grazie al miglior punto del nero che rende il contrasto statico decisamente più elevato. Il Super-PLS presente sull’AOC q2770Pqu ha un comportamento in linea con i pannelli AH-IPS e la buona calibrazione non può che restituire una visione più che piacevole, anche se il rapporto 21:9, con i monitor che abbiamo potuto toccare con mano, è decisamente più idoneo e suggestivo. Aguzzando l’occhio si può scorgere un poco di bagliore negli angoli di destra, ma stiamo parlando di piccolezze che non compromettono la visione di un buon film.
In ambito gaming la storia non cambia. Il q2770Pqu è un buon compagno per qualche sessione non particolarmente frenetica. Come abbiamo mostrato nel capitolo precedente, l’overdrive, seppure disponibile in vari setting, non modifica il comportamento in modo sensibile, ma si può consigliare di optare per i settaggi Medio o Forte, che comunque non creano segnali di overshoot nella transazione dei pixel.
Menzione finale per gli speaker audio integrati. La potenza non è alta e la qualità è in linea con quella che ci si può aspettare da soluzioni del genere. Decisamente consigliabile l’uso di periferiche dedicate e sarebbe stato più comodo avere l’uscita per le cuffie in rapido accesso, invece di un classico posizionamento posteriore.