Overclock ed Efficienza
Ovviamente, dato il settore a cui è indirizzata la Maximus VII Gene, non potevamo esimerci dall’eseguire test in overclock. Abbiamo quindi utilizzato 2 tipi di raffreddamento, uno convenzionale a liquido i cui componenti sono accessibili ed utilizzati da molti appassionati Gamers e smanettoni, e uno più spinto grazie all’ausilio di un sistema Cascade che, grazie alle temperature subzero, ci permette di spingere la frequenza della CPU ben oltre la soglia di sicurezza dichiarata da Intel. Il tipo di test scelto per l’efficienza nello stressare il processore è CineBench nell’ultima release disponibile R15. Il test eseguito ovviamente è quello CPU multithreading che spalma su tutti i core logici il calcolo del rendering dei solidi rappresentati nella scena. Come frequenza massima di target per il cosidetto Daily Use che consideriamo un giusto equilibrio tra temperatura raggiunta dal processore e voltaggio richiesto è di 4600MHz. Il punteggio ottenuto è puramente simbolico volto a verificare sia la stabilità della piattaforma che la frequenza delle memorie impostate a 1600 MHz che si è scelto di non overcloccare in quanto oggigiorno qualsiasi tipo di RAM possono mantenere questa frequenza e questi timings.
Sicuramente avremmo potuto fare di meglio ma, ripeto, non è questo l’obbiettivo.
Grazie della presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.69.2) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS anche per le schede madri. La frequenza della memoria è stata volutamente impostata e mantenuta a 1600MHz con timings 8-8-8-20 1T. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al livello 9 (al massimo possibile) da BIOS, sulla ASUS MAXIMUS VII Gene ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop praticamente nullo, ossia di soli 0,001 volt. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:
Il risultato ottenuto con il test effettuato sulla nuova versione R15 di Cinebench, è risultato in linea con la ASRock Z97 Killer, non mostrando lo stesso boost prestazionale ottenuto con la Maximus VI Extreme. Sulla Maximus VII Gene , tramite i punti di rilevazione delle tensioni abbiamo rilevato dei voltaggi applicati più alti, rispetto a quanto applicato da BIOS, complice probabilmente l’LLC impostato sul livello 9*. Per il resto il Vcore richiesto da BIOS per completare il test è lo stesso su tutte e 3 le schede madri della comparativa. Le temperature dei VRM si sono mantenute molto basse, complici l’ottima efficienza delle fasi di alimentazione NexFET e l’ottimo sistema di dissipazione passivo dotato di Heatpipe.
Utilizzando il Cascade siamo riusciti a raggiungere frequenze ben diverse, a puro scopo dimostrativo. La Maximus VII Gene è in grado di regalare parecchie soddisfazioni in questo ambito, grazie anche alla capacità di tirare le memorie. Il programma MaxMEM è abbastanza fedele nel dato rappresentato in quanto non influito dalla cache del processore.
Siamo riusciti a raggiungere la ragguardevole frequenza di ben 6100 MHz, confermando le nostre aspettative di scheda madre particolarmente votata all’overclock estremo. Anche l’overclock delle RAM si è dimostrato all’altezza della serie ROG di ASUS.
*Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un overclock daily use, a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.